Il dispositivo POS permette di migliorare e ampliare le possibilità di pagamento in esercizi fisici e, oggi, anche in attività itineranti; letteralmente “punto di vendita” (dall’inglese Point Of Sale), si tratta di un’apparecchiatura usata in tutto il mondo che permette di accettare pagamenti con carte di credito, bancomat e, più di recente, anche smartphone, facendoli confluire direttamente su un conto corrente bancario.
Al di là dei reali vantaggi per un’attività commerciale di qualsiasi genere, in termini di praticità e di incremento delle entrate, per molte categorie di lavoratori è diventato da tempo obbligatorio disporre di questo dispositivo per permettere pagamenti e micropagamenti di beni e servizi. In caso contrario si rischiano sanzioni.
I POS che si trovano sul mercato sono diversi, ognuno dei quali sfrutta particolari tecnologie e si adatta meglio a determinate situazioni. Una scelta corretta e consapevole del POS più adatto a una determinata attività aiuta senz’altro nella gestione dei pagamenti elettronici e facilita non poco il lavoro di chi intende offrire ai propri clienti modalità di pagamento alternative ai contanti. Ma per capire e valutare quale sia il POS più idoneo, occorre prima conoscerli al meglio nello specifico.
Un primo gruppo è quello dei POS tradizionali, che uniscono le esperienze e l’affidabilità di queste apparecchiature alle più recenti innovazioni, come nel caso della tecnologia contactless (ormai presente in tutti i tipi di POS), il metodo di pagamento che non necessita di strisciare la carta o inserirla nel dispositivo per la digitazione del pin (si pensi che nel 2017 c’è stato un incremento del 700% rispetto all’anno precedente), ma che si basa sul semplice avvicinamento di questa al POS.
È la soluzione ottimale per chi svolge un’attività commerciale in movimento e per questo ha bisogno di accettare pagamenti ovunque si trovi: liberi professionisti, venditori itineranti, piccole attività commerciali che possono offrire servizi a domicilio senza la preoccupazione di avere con sé eventuali resti e contanti.
Grazie alla scheda SIM in dotazione, il POS si collega automaticamente alla rete che ha il segnale migliore per garantire un collegamento stabile e veloce in ogni luogo. Tuttavia, se ci si trova in zone in cui la connessione è assente, il dispositivo non potrà effettuare la transazione. La lunga durata della batteria, invece, permette di usare questo tipo di POS per molto tempo senza doverlo ricaricare.
È il POS tradizionale, ideale per chi deve accettare pagamenti da una postazione fissa come nel caso di attività commerciali con banco, dove non è richiesta alcun tipo di mobilità.
È collegato direttamente alla rete telefonica e a quella elettrica con un cavo Ethernet e quindi difficilmente crea problemi per le transazioni.
Si tratta di un POS senza fili, ottimale per coloro che hanno bisogno di poca mobilità: è un dispositivo, infatti, che può essere usato nel raggio di qualche metro dalla base.
Il funzionamento è analogo a quello di un telefono cordless: è dotato di una base (collegata alla rete telefonica con un cavo) staccata dal dispositivo, il quale può essere usato, quindi, senza avere l’ingombro dei fili.
È un POS senza fili che si collega direttamente alla rete wifi dell’attività e per questo ha il vantaggio di poter essere usato in grandi spazi, anche molto distanti dalla linea telefonica (come un banco secondario, il tavolo di un ristorante o la camera di un albergo).
L’unico requisito richiesto per un funzionamento ottimale è una buona ricezione del segnale wifi. Qualora questo non possa essere garantito, la prestazione del dispositivo ne risulterebbe penalizzata.
Questo POS si collega sia alla rete telefonica fissa sia a quella mobile e, per questo, garantisce la massima funzionalità dell’apparecchiatura. Se, infatti, una delle due linee non dovesse funzionare correttamente, l’altra sopperisce alla carenza e permette ugualmente le transazioni.
Un secondo gruppo di POS reperibili sul mercato sono i nuovi POS Mobile o mPOS, “punti vendita mobili” (dall’inglese Mobile Point of Sale). Si tratta di piccoli dispositivi che, collegati via cavo o Bluetooth a uno smartphone o a un tablet con sistema iOS o Android, permettono pagamenti elettronici con carte di credito e bancomat: al momento della transazione i dati della carta vengono letti dal dispositivo, inviati poi allo smartphone/tablet dotato di un’apposita app gratuita e, infine, all’azienda che offre il servizio. È ovvio che per il corretto funzionamento è necessario che lo smartphone/tablet e il terminale siano sempre carichi e dispongano di un’ottima connessione dati; la velocità della transazione, infatti, è certamente influenzata da quella della connessione del dispositivo.
Poiché si tratta di dispositivi wireless, sono utili soprattutto per coloro che necessitano di ricevere pagamenti in mobilità in qualsiasi momento.
Al momento della scelta del terminale per i pagamenti elettronici, è opportuno avere un quadro completo dell’intero panorama, dato dal confronto fra le diverse tipologie. Gli aspetti che incidono nella scelta del POS, infatti, sono molti, anche se alcuni sono obiettivamente più importanti di altri: sicuramente la comodità di un piccolo dispositivo mobile, per esempio, non avrà lo stesso peso della sicurezza delle transazioni e delle funzionalità offerte.
Preso atto di ciò, i punti più significativi da prendere in esame sono relativi a diversi aspetti: