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Ricevere pagamenti con carta di credito senza POS è possibile?

Ricevere pagamenti con carta di credito senza POS è possibile?

Aggiornamento: 6 ottobre 2021 • Tempo di lettura: 3 minuti

Dagli anni ’50 ad oggi, la carta di credito ha vissuto molti cambiamenti, tanto nella forma quanto nelle modalità di rimborso e nel suo utilizzo, ormai quotidiano per molti consumatori nel mondo.

Nel corso di settant’anni anche gli strumenti per accettare i pagamenti con carta hanno ricevuto continui aggiornamenti. Il primo lettore di carta, completamente analogico, richiedeva la sovrimpressione dei dati – numero di carta, titolare, indirizzo del titolare – su un foglio di carta copiativa (anche detta carta carbone) con la funzione di ricevuta del pagamento. L’arrivo dei primi POS (Point-of-Sale) risale agli anni ’70 del secolo scorso, in corrispondenza dell’introduzione della banda magnetica sul retro delle carte di pagamento. Da allora i terminali hanno ricevuto continui aggiornamenti: dal lettore di chip, altra novità aggiunta nel tempo sulle carte, alle varie tipologie di connessione alla rete (gprs, 4G, Wi-Fi, ecc.).

Il POS e le carte sono stati quindi due strumenti imprescindibili l’uno dall’altro per moltissimo tempo e l’aggiornamento concomitante di entrambi ha contribuito all’evoluzione dei pagamenti in negozio.

Accettare pagamenti con carta di credito a distanza

Dalla fine degli anni ’90, la rivoluzione digitale ha coinvolto molti aspetti del mondo del lavoro, non ultimi quelli degli acquisti e dei pagamenti. Proprio in quel periodo è nato il concetto di POS virtuale (anche detto virtual POS), ossia lo strumento per accettare pagamenti a distanza tramite sito (ordini Ecommerce) o via fax, e-mail e telefono, canali che insieme rappresentano le transazioni M.O.T.O. (Mail Order Telephone Order).

Il virtual POS si è reso necessario per gestire le transazioni in tempo reale del pubblico di potenziali clienti a distanza e, contemporaneamente, sono nati anche nuovi strumenti di pagamento che hanno visto crescere la loro base utenti nel tempo. Soprattutto negli ultimi anni forme alternative di pagamento si sono affiancate a carte di credito e debito, inizialmente raccogliendo il favore di nicchie di utenti accomunati da provenienza geografica (es. Giropay in Germania o iDEAL in Olanda) oppure da esigenze specifiche (es. MyBank e Klarna Pay Now per chi preferisce pagamenti tramite bonifico bancario online) per poi estendere la base utenti a un pubblico più ampio, diventando veri e propri punti di riferimento nell’ambito dei pagamenti online, come ad esempio PayPal.

Il POS virtuale non è l’unico strumento per ricevere pagamenti con carta di credito a distanza. Esistono nuove piattaforme che vengono incontro alle esigenze di utenti ed esercenti, entrambi sempre più propensi all’uso dei canali digitali, e che si prestano ad esperienze di acquisto eterogenee e omnichannel, ossia che includono touch point online (il sito Ecommerce) e offline (il Punto Vendita).

Molte delle soluzioni di mobile payment offrono l’opportunità di pagare acquisti sia online sia in negozio. I digital wallet in particolare permettono esperienze di pagamento omnicanale nelle quali le transazioni prescindono dalla posizione geografica di merchant e acquirente, in più grazie alle funzioni di trasferimento di denaro P2P sono molto utilizzati dagli utenti più giovani, che prediligono servizi finanziari facilmente accessibili e con esperienze utente only digital. I wallet digitali, come Google Pay e Apple Pay per citarne due tra i più comuni, uniscono i vantaggi del digitale a quelli delle carte ai quali vengono associate per poter finalizzare i pagamenti.

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L’offerta di strumenti di pagamento oggi è molto varia, anche per questo è fondamentale scegliere con attenzione le piattaforme ideali per la propria clientela. Selezionare le forme di incasso alternative può non essere sufficiente però, perché l’esperienza d’uso di ogni strumento prevede customer journey differenti ed è possibile che non sempre incontrino le esigenze e le caratteristiche del tuo business.

PayPal, per esempio, è uno strumento ideale per i pagamenti Ecommerce ma, ad oggi, è difficilmente integrabile in un contesto di delivery, ossia di acquisto a distanza e spedizione a corto raggio come ad esempio nella ristorazione.

Proprio per soddisfare questa esigenza sono nati servizi come Axerve Pay by Link che offre l’opportunità di accettare pagamenti con carta a distanza, senza bisogno di sviluppare e mantenere un sito Ecommerce. Grazie a questo servizio infatti è possibile richiedere pagamenti dalla dashboard myStore, gratuita e inclusa nel servizio, semplicemente inserendo l’indirizzo e-mail del cliente, l’importo e un campo opzionale (per esempio il numero d’ordine).

Una volta inviata la richiesta, il cliente riceve vie e-mail un link che rimanda sulla pagina di pagamento in cui inserire i dati di carta, proprio come nel caso di un acquisto online. Questa soluzione permette di soddisfare le esigenze di nuovi consumatori che, anche spinti da fattori contingenti come il COVID-19, hanno cambiato radicalmente abitudini di acquisto, generando nuovi percorsi di acquisto ibridi, in cui online e offline sono concetti sempre meno distinti tra loro.

Fonti
TagPOSPagamenti digitali

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